Il presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni ha inviato una lettera alle federazioni per richiamare all’interno dei canoni della legalità quelle società sportive che non si sono dotate di un giornalista iscritto all’Ordine per le mansioni di addetto stampa. Ecco di seguito il testo della missiva.
“Sempre più frequentemente vengono emanati dalle federazioni, associazioni/società sportive comunicati stampa che affidano la redazione degli stessi a persone non iscritte all’Ordine dei giornalisti. Nel rammentare che, così come previsto dalla normativa in vigore, tali circostanze rientrano nell’esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), si chiede di intervenire in merito per ripristinare la legalità.
Pur comprendendo le difficoltà economiche che vive il movimento sportivo siciliano, l’Unione Stampa Sportiva Italiana potrebbe segnalare forme di esercizio abusivo della professione all’ordine professionale per i provvedimenti consequenziali.
Per qualsiasi informazione sulla problematica esposta si prega di contattare l’Ussi che ha manifestato la massima disponibilità ad individuare, unitamente all’associazione Siciliana della Stampa (sindacato unitario dei giornalisti), modalità contrattuali e forme di collaborazione (ad esempio con giornalisti disoccupati) che possano coniugare la necessità di informare delle società sportive con il rispetto della normativa in vigore”.

USSI Catania presenta SportCity Day: ‘la rivoluzione dolce’ ha bisogno di formazione
L’informazione sullo sport all’aperto l’USSI la fa con la Fondazione SportCity in previsione dell’evento nazionale del prossimo 17 settembre. Daniele Lo Porto (presidente USSI Catania) ha moderato gli interventi illustri, alla presenza di Fabio Pagliara (presidente della Fondazione SportCity), Gaetano Rizzo (presidente USSI Sicilia). E’ stata una mattinata di in-formazione per celebrare l’importanza dell’iniziativa che la prossima domenica accoglierà nelle piazze italiane, ben 140, centinaia e centinaia di persone in nome dello sport, tutti insieme, senza limiti né di età né regionali, perché l’attività fisica all’aria aperta è un valore aggiunto che produce wellness.