Milano – Lutto nel mondo dell’informazione sportiva e della televisione per la scomparsa di Bruno Bogarelli, morto ieri all’età di 73 anni dopo lunga malattia. Giornalista, editore, manager televisivo, grande appassionato di sport e soprattutto di basket, Bogarelli è stato uno degli “inventori” del nuovo modo di fare sport in tv a partire dalla fine degli anni ’70, di pari passo con la crescita delle tv commerciali. E fu lui a creare con Videonews i primi telegiornali Fininvest, compito che gli fu affidato da Silvio Berlusconi all’epoca di Telemilano58 e della nascente Canale 5.
Diresse poi Telecapodistria (acquistata dalla Fininvest), e quindi fu ad Italia1. Nel 1985 lanciò in Francia La Cinq. Fu fondatore di una società editoriale che si occupò di Disney Channel, 24 Ore Tv, Milan Channel. Dal 2004 al 2013 è stato editore e e direttore della tv Sportitalia, il cui attuale direttore Michele Criscitiello ha dato notizia della sua scomparsa.
Una pagina a parte merita il ruolo di Bruno Bogarelli nel mondo della pallacanestro, assieme al fratello Marco scomparso tre anni fa. Nel 1975 Bogarelli acquistò la rivista storica del settore, “Giganti del Basket” divenendone direttore ed editore e trasformandola nella voce più autorevole della pallacanestro italiana, del movimento e dei suoi tifosi. Il periodico sarebbe diventato anche la rivista federale “Basket”. Fu lui a portare il basket NBA in Italia attraverso la tv. Tifosissimo della Virtus, editore di numerose pubblicazioni dedicate al basket, a partire dagli anni d’oro della pallacanestro italiana ebbe stretti rapporti con Dan Peterson, contribuendo in modo diretto al lancio del tecnico come inimitabile telecronista e opinionista di primissimo piano. Il presidente della FIP, Giovanni Petrucci, ha espresso il suo lutto a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana per la morte di Bogarelli.