La stampa sportiva mondiale ascolta le sue antenne nel mondo e traccia un bilancio. Mai così distanti, mai così vicini: AIPS e il futuro del giornalismo sportivo nella prima conferenza globale online
Un evento unico ed epocale, dal sapore simile a quello che, esattamente 96 anni prima, ebbe la fondazione dell’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva per mano di una manciata di giornalisti riuniti su un ring parigino prima delle Olimpiadi del 1924. Questa è stata la prima conferenza virtuale di AIPS dedicata al futuro del giornalismo sportivo in occasione della Giornata Internazionale dei Giornalisti Sportivi celebratasi lo scorso 2 Luglio.
L’evento, tenutosi si è tenuto sulla piattaforma digitale Zoom e in streaming sui canali Facebook e Youtube di AIPS ha coinvolto più 500 giornalisti da oltre 140 paesi del mondo. Il presidente di AIPS e storica firma della Gazzetta dello sport Gianni Merlo ha aperto l’evento parlando della “nuova visione che il giornalismo deve avere nella inedita e insospettabile realtà plasmata dal COVID-19, perché i nostri valori sono immuni da ogni virus”. A seguito del messaggio di augurio e solidarietà del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, la parola è passata alla giornalista kenyana Evelyn Watta, vicepresidente di AIPS, autrice di un potente contributo sul tema del razzismo nello sport. Successivamente, la conferenza si è allargata ai veri ospiti dell’evento, ovvero i direttori dei alcune delle più importanti testate mondiali.
Ecco l’elenco completo dei partecipanti: Stefano Barigelli – Direttore La Gazzetta dello Sport; Jérôme Cazadieu, – Direttore L’Équipe; Juan Ignacio Gallardo – Direttore Marca; Badreddine Drissi Lahsini – Direttore Almountakhab; Kwabena Yeboah – Direttore Africa Sports; Christine Brennan – USA Today; Carlos Ponce – Direttore Récord; Sandeep Dwivedi – The Indian Express; Shinsuke Kobayashi – Kyodo News; Tracey Holmes – ABC News.
Al centro del dibattito, allargatosi poi a tutti i partecipanti, il giornalismo sportivo di domani, che pur nel cambiamento è chiamato conservare l’indipendenza e la trasparenza di sempre.
Da parte nostra, l’Ussi intervenendo al dibattito tramite il mio contributo ha evidenziato come la vicenda Covid abbia anche messo in luce la differente considerazione rispetto al lavoro e al ruolo del giornalista. Ci sono stati paesi che hanno subito destinato risorse in particolare ai free lance mentre in Italia il moloch burocratico ha reso tutto ancora più complicato mentre è stata serrata la battaglia di Ussi insieme con Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa per consentire un numero di presenze fisiche logiche per giornalisti e operatori per immagini agli eventi considerando come in altri settori della vita sociale era stato consentito un format che non giustificava la chiusura pressoché totale verso i giornslisti alle partite di calcio.
Una giornata ricca di speranza ed intraprendenza, la stessa che ha permesso ad AIPS di realizzare, persino nel vuoto del lockdown, progetti innovativi e audaci come l’AIPS e-College (versione online dell’AIPS Young Reporter Pogramme), un format digitale che ha permesso a oltre 100 studenti da tutto il mondo di proseguire la loro formazione giornalisitca confrontandosi con professionisti e atleti ai massimi livelli. Ed ora, subito un nuovo progetto: il 21 luglio infatti, partirà sempre su Zoom un seminario online di quattro appuntamenti (23, 28 e 30 Luglio) intitolato “The cost of reporting while female”, dedicato al tema della disparità di genere nel contesto professionale in tutte le sue forme. Ulteriori informazioni per registrarsi all’evento sono disponibili su www.aipsmedia.com