Milano 13 giugno – I festeggiamenti sportivi non sono certo una novità in casa della Bracco Atletica, società femminile milanese abituata a conquistare titoli e gloria per sé, per le sue atlete e per lo sport azzurro. Ma tra le tante occasioni speciali quella di oggi a Palazzo Lombardia è stata particolare: si sono celebrati infatti i 150 titoli italiani che la Bracco Atletica ha messo in bacheca nei suoi 19 anni di vita dal 2000 ad oggi: a fare cifra tonda è stata la scorsa settimana la vittoria di Lidia Barcella nella 10 km di marcia ai campionati Italiani Under 23.
L’orgoglio più che legittimo del presidente Franco Angelotti, i complimenti dei rappresentanti delle istituzioni (dall’assessore regionale allo Sport, Martina Cambiaghi, a Claudio Pedrazzini per la presidenza del CONI lombardo), il messaggio di Diana Bracco, presidente onorario, e soprattutto la gioiosa soddisfazione delle molte atlete giovanissime e veterane hanno fatto da cornice ai festeggiamenti. Angelotti ha voluto ricordare il lungo percorso compiuto in questi anni da ragazze che con questa società hanno fatto grande la storia dell’atletica italiana: dalle prime come Manuela Levorato e Agnese Maffeis fino alle campionesse di oggi come Giancarla Trevisan, che con le sue compagne di gara ha conquistato il bronzo della staffetta azzurra a Yokohama. “Ragazze Bracco” che nei prossimi mesi saranno chiamate a vestire i colori azzurri in Svezia agli Europei junior e Under 23 (Laura Pellicoro, Luisa Sinigaglia e Lidia Barcella), e ai Campionati del Mondo di Doha (Giancarla Trevisan e Valentina Trapletti). Ma già sabato e domenica prossimi c’è l’impegno della Finale Oro dei Campionati di Società a Firenze, dove la Bracco punta a confermarsi tra le società leader.
E per l’anno prossimo, ventennale della fondazione, Angelotti ha promesso una stagione “scintillante”, all’altezza dell’anniversario. Senza dimenticare il tasto dolente su cui batte da anni: quello della drammatica situazione dell’impiantistica per l’atletica a Milano. L’auspicio – ha detto Angelotti e lo ha ribadito Martina Cambiaghi – è che l’obiettivo dei giochi Olimpici 2026, indipendentemente da quella che presto sarà la scelta definitiva tra Milano-Cortina e Stoccolma, diventi occasione per uno sforzo comune per la realizzazione di strutture sportive in grado di ospitare anche manifestazioni nazionali e internazionali di atletica leggera.

Da Ussi Toscana una targa per Franco Castellani in memoria del padre Carlo
Grazie alla disponibilità e cortesia mostrate dalla società del presidente Fabrizio Corsi, il Gruppo toscano giornalisti sportivi Ussi ha potuto deliberare di consegnare una targa, su cui è impressa una frase di grande impatto emotivo, al figlio di Castellani, Franco, in ricordo del padre scomparso l’11 agosto 1944, appena trentacinquenne, all’interno del campo di concentramento di Mauthausen nella zona settentrionale dell’Austria.