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Diritto d'autore, l'appello della Fnsi pubblicato dai quotidiani italiani

Diritto d'autore, l'appello della Fnsi pubblicato dai quotidiani italiani

da fnsi.it

Il 12 settembre gli europarlamentari sono chiamati a pronunciarsi sull’avvio della riforma del copyright. ‘Tale regolamentazione è necessaria per difendere la libera informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati, garantiti dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e dall’art. 21 della Costituzione’, spiega l’appello promosso dal sindacato italiano insieme con Efj e Ifj.
Diritto d’autore, l’appello della Fnsi pubblicato dai quotidiani italiani

La campagna della Federazione nazionale della Stampa italiana, promossa d’intesa con la Federazione europea e la Federazione internazionale dei giornalisti, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità di approvare, nella seduta del Parlamento Europeo fissata per il prossimo 12 settembre, la proposta di Direttiva di riforma del diritto d’autore, si arricchisce della pubblicazione di un appello su alcuni giornali.
Da oggi e fino al 12 settembre, i quotidiani italiani – grazie alla disponibilità della Fieg – rilanceranno l’appello della Fnsi, che, insieme con i sindacati degli altri Paesi europei, ha anche aderito alla mobilitazione promossa da editori di giornali, scrittori, registi, film maker,  autori, compositori ed altre professioni creative a difesa del diritto a veder remunerati da parte dei big player del web i contenuti diffusi attraverso la piattaforme internet.
‘Tale regolamentazione – si legge nell’appello dei sindacati dei giornalisti – è necessaria per difendere la libera informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati, garantiti dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Introdurre l’obbligo di pagare delle royalties a chi ogni giorno diffonde gratuitamente una grande quantità di notizie pubblicate dai giornali attraverso piattaforme digitali, social network e motori di ricerca non significa penalizzare gli utenti della rete, ma vuol dire difendere l’informazione di qualità e tutelare la dignità del lavoro’.
Se il prodotto giornalistico, proseguono Fnsi Efj e Ifj, ‘non soltanto viene messo gratuitamente a disposizione attraverso la rete, ma addirittura consente ai cosiddetti over the top di ricavare ingenti profitti attraverso la raccolta pubblicitaria e la messa in circolazione di dati forniti dagli utenti della rete, esiste un problema non soltanto per le imprese, costrette a ridurre il numero dei giornalisti e del personale dipendente e a ridimensionare l’offerta di notizie, ma anche e soprattutto per la democrazia’.
Da qui l’esortazione ai parlamentari europei affinché approvino la direttiva sul diritto d’autore ‘ristabilendo – conclude l’appello – un principio di giustizia ed equità in base al quale chi utilizza il lavoro altrui sia chiamato a risarcire o comunque a sostenere il sistema dell’informazione professionale’.

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