La visita di martedì 31 maggio a Fiume, dopo quella dello scorso settembre a Capodistria insieme al Consiglio Nazionale, è stata un’ulteriore tappa della costante attività del Gruppo Ussi FVG – Marco Luchetta di scambio e confronto di esperienze con i nostri colleghi d’oltreconfine, nonché di condivisione del nostro comune amor di patria con la Comunità dei nostri connazionali in Croazia. Una comunità che conta ancora alcune migliaia di persone, che ha nelle istituzioni la rappresentanza spettante alle minoranze linguistiche, che ha scuole in lingua italiana ed è mossa da una vitalità culturale e sociale di notevole rilievo. La Comunità italiana di Fiume ha la sua sede a Palazzo Modello, uno dei più begli edifici del capoluogo quarnerino, costruito nel centro della città nel 1882.
Nell’incontro con la delegazione del Consiglio Direttivo guidato dal Presidente Ussi FVG, Umberto Sarcinelli, alla quale si è aggregato il collega Arden Stancich di Tele Capodistria (nato proprio a Fiume e di nazionalità italiana), la presidente professoressa Melita Sciucca ha fatto una fotografia molto dettagliata della situazione dei nostri connazionali in loco. Che hanno un loro teatro, dotato di un’orchestra stabile e della compagnia di prosa “Dramma Italiano”. E inoltre, possono contare su uno spazio informativo garantito nelle due emittenti radiofoniche più importanti dell’Istria croata, vale a dire Radio Fiume e Radio Pola.
Certo, nonostante ciò non sono tutte rose e fiori. Con il passare del tempo e con la naturale commistione legata ai matrimoni misti, la matrice italiana della Comunità sta perdendo consistenza numerica. La convivenza con la parte croata della popolazione non è sempre facile e dalle parole della presidente Sciucca si percepiva chiaro un senso di solitudine e di scarsa attenzione da parte della Madrepatria. Le stesse sensazioni che tutti avevamo colto nelle parole di Maurizio Tremul, presidente della Comunità italiana della Slovenia, durante la visita a Capodistria.
Altro momento cruciale della trasferta a Fiume è stata la visita ai colleghi della Edit, la casa editrice italiana che stampa tutta la produzione giornalistica e letteraria nella nostra lingua. A cominciare da La Voce del Popolo, il quotidiano punto di riferimento per gli italofoni di Croazia e Slovenia, fondato nel 1889 e da allora sempre in edicola. Oggi ha una tiratura di circa 40mila copie giornaliere e occupa una novantina di persone (40 delle quali giornalisti). Ma la Edit ha nel suo portfolio anche il magazine quindicinale Panorama, il mensile per ragazzi Arcobaleno e la rivista culturale trimestrale La Batana, oltre alla stampa dei libri di testo scolastici per gli istituti italofoni.
Il vice caporedattore Roberto Palisca, affiancato dai colleghi dei servizi sportivi Alessandro Superina (capo servizio), Nevio Tich (vice) e Damir Cesarec ha fatto da guida nella visita alla redazione della Voce del Popolo e all’incontro con tutti i giornalisti presenti. Prima di salutarli, il presidente Sarcinelli ha donato ai colleghi una pubblicazione fresca di stampa sulle società sportive Centenarie del Friuli Venezia Giulia realizzata proprio dall’Ussi Fvg e una tessera onoraria del gruppo regionale, mentre il Consigliere Nazionale Matteo Contessa ha donato, a nome dell’intera Ussi, il gagliardetto limited edition dei 75 anni.
Ma non poteva mancare una visita al vecchio Kantrida, il mitico stadio di Fiume scavato nella roccia e praticamente in riva al mare. Il Rijeka e le nazionali jugoslava prima e croata poi vi hanno scritto pagine calcistiche di gloria locale (fra le quali un Jugoslavia-Italia 5-1 il 9 novembre 1983 nelle qualificazioni alle Olimpiadi di Los Angeles). Ma adesso il Rijeka si è trasferito nello stadio nuovo e il Kantrida ospita a volte gli incontri interni dell’Abbazia, a volte qualche partita celebrativa. Di fatto, è ormai un eroico monumento del calcio.