da: fnsi.it
Roma 23 ottobre 2017 – Sentenza favorevole al giornalista citato in giudizio da un manager ucraino. «Tra la libertà di stampa e il diritto alla reputazione va privilegiata la prima», sentenziano i giudici di Strasburgo. Che rilevano: «Erano fatti di interesse pubblico, trattati secondo le norme della professione».
La Corte europea dei diritti dell’uomo
Beni da proteggere, necessari per le ricerche storiche e per il valore educativo che rivestono. Sono gli archivi dei giornali disponibili online che la Corte europea dei diritti dell’uomo protegge dalle ingiustificate richieste di rimozione.
«Con la sentenza depositata il 19 ottobre – spiega sul suo blog la professoressa Marina Castellaneta – Strasburgo ha stabilito l’importanza degli archivi e ha ritenuto conforme alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo la scelta delle autorità nazionali di tutelare gli archivi rispetto alle istanze di ricorrenti che si ritengono lesi nel diritto alla reputazione e che chiedono il ritiro della pubblicazione di testi diffusi online».
A rivolgersi alla corte era stato un uomo d’affari ucraino, residente in Germania, citato in un articolo del New York Times nel quale il giornalista ne aveva evidenziato i rapporti con la criminalità. Sul piano interno, il manager non aveva ottenuto alcun seguito alle sue istanze. Si è così rivolto alla Corte europea ritenendo che la Germania avesse violato l’articolo 8 della Convenzione che assicura il diritto al rispetto della vita privata nel quale è inclusa la tutela della reputazione.
«La Corte europea – prosegue la professoressa Castellaneta – ha evidenziato la gravità delle accuse mosse all’imprenditore, ma ha ritenuto che tra la libertà di stampa e il diritto alla reputazione andasse privilegiata la prima perché l’articolo aveva al centro una questione di interesse pubblico come il coinvolgimento di un imprenditore in attività illecite. La Corte ha poi considerato corretto il comportamento del giornalista che ha indicato nominativamente l’uomo coinvolto. Questo anche perché, pur non trattandosi di un politico, il manager di una grande azienda deve essere qualificato come personaggio pubblico il quale deve mettere in conto di essere sotto i riflettori dei media».
Nel valutare il comportamento del giornalista la Corte ha accertato il pieno rispetto delle regole professionali perché il cronista ha valutato l’autorevolezza delle fonti e svolto ricerche prima della pubblicazione, dando all’imprenditore l’opportunità di fornire la propria versione. La notizia, quindi, aveva una base fattuale sufficiente e l’articolo era privo di insinuazioni e di dati sulla vita privata.
Rispetto al “No” opposto dai tribunali tedeschi alla richiesta dell’imprenditore di cancellare l’articolo dall’archivio del quotidiano, la Corte ha infine dato ragione ai giudici nazionali che hanno respinto l’istanza malgrado lo scritto fosse reperibile tramite i motori di ricerca.
«Questo proprio tenendo conto del valore degli archivi dei quotidiani che contengono informazioni su questioni di interesse per la collettività e che costituiscono – scrive Strasburgo – una fonte importante per le ricerche storiche e per il valore educativo, tanto più perché sono generalmente accessibili al pubblico gratuitamente».
Così, la Corte ha dato ragione alla Germania perché i giudici nazionali hanno deciso rispettando i parametri della Corte europea in materia di libertà di stampa, tutelando pienamente il giornalista.
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Transplant Football World Cup al via! AiCS porta in Italia la prima Coppa mondiale di calcio per trapiantati
Inizia il conto alla rovescia per la prima edizione della Transplant Football World Cup, la coppa mondiale di calcio per trapiantati. Ben 300 le persone attese a Cervia, in Romagna, tra atleti (tutte persone trapiantate di cuore, polmone, fegato, midollo osseo, cornea o rene), accompagnatori, tecnici e volontari.
Non solo calcio, poi, ma anche tanta socialità nell’intento di promuovere il dono della vita. Il “fischio di inizio” della settimana di sport inclusivo si suonerà domenica 8 settembre, al Palazzetto dello sport di Cervia, per la grande cerimonia di apertura.
La Transplant Football World Cup
Più di 300 persone tra tecnici e atleti, oltre 180 calciatori trapiantati, 2 campi sportivi interessati e decine di volontari compreso lo staff medico: dall’8 al 14 settembre prossimi, AiCS ospiterà in Italia, a Cervia la prima edizione della Coppa mondiale di calcio per trapiantati, la Transplant Football World Cup.
L’evento, promosso dalla World Transplant Games Federation con AiCS – Associazione italiana cultura sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese – e con il Ministro allo Sport (con il contributo del Dipartimento Sport e del Comitato italiano paralimpico), è organizzato in collaborazione con ANED, Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto. Gode del patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Cervia, CRT – ER Centro riferimento trapianti Emilia Romagna, e DIMEC – Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Media partner: Radio Bruno e Corriere Romagna; con il sostegno di Beyfin.