Una location perfetta quella dell’Aula Magna della Scuola dello Sport del Coni per ospitare il Seminario organizzato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi) e dal Centro Studi di Diritto, Economia ed Etica dello Sport. Un’ottima occasione per spiegare ai giornalisti sportivi i contenuti della Riforma della giustizia sportiva recentemente approvata dal Coni. E’ stata una mattinata intensa ricca di contenuti che ha attirato in pieno l’attenzione dei presenti (nella foto in copertina di Sergio Grandi, i relatori del Convegno).
Ha aperto i lavori il Presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo che ha narrato la storia del passaggio dalla vecchia alla nuova Giustizia Sportiva evidenziando tutti gli aspetti che hanno reso necessario questo cambiamento.
Cinque i relatori. Per primo ha preso la parola l’avvocato Antonio Conte, che ha fatto parte della Commissione di riforma della giustizia sportiva del Coni. Conte ha illustrato in modo dettagliato tutti gli aspetti della Riforma sottolineando tutte le novità e ricordando come il Coni si sia posto un termine al 30 giugno 2015 per verificare la necessità di eventuali correttivi. Subito dopo l’ avvocato Sergio Artico, Presidente del Tribunale Federale Nazionale della Figc, ha affrontato il tema del “Nuovo processo sportivo”. Ed è stato interessante conoscere fin nei particolari le modalità di svolgimento del processo che tanti conoscono solo genericamente. Grande interesse per la relazione dell’avvocato Gabriella Palmieri Sandulli, membro del Collegio di Garanzia del Coni. Dopo aver difeso con grande passione il comportamento del Tnas nel periodo in cui faceva parte di tale organismo ha spiegato la grande novità del nuovo organo (Collegio di garanzia) che non costituisce più un terzo grado di merito, ma è un vero e proprio giudice di legittimità. Insomma, finalmente, anche lo sport ha la sua Cassazione.
Grande attesa per l’intervento dell’avvocato Gianfranco Tobia, Presidente del Centro Studi di Diritto, Economia ed Etica dello Sport, in considerazione del tema da lui affrontato “Procura generale dello Sport e Procure federali”. Con una accurata disamina sono stati chiariti i rapporti tra le due diverse Procure ma è stato soprattutto evidenziata la ragione della istituzione della Procura generale dello Sport, organo deputato a favorire il lavoro migliore delle Procure federali. Inutile dire che l’argomento ha appassionato i presenti tanto da provocare numerosi interventi e qualche polemica. Per ultimo l’ottimo intervento di Roberto Reali, Presidente della I sezione della Corte d’Appello di Roma, sul tema “ Clausola compromissoria e vincolo di giustizia”. Un esame tecnico reso vivo dalla storia dell’evoluzione del problema di uno dei temi più affascinanti del diritto sportivo. Ha chiuso i lavori Luigi Ferrajolo. Applausi per tutti.

Lo sport, dalle parole ai fatti
L’ingresso in Costituzione deve significare crescita, sviluppo e coesione sociale, economica e dei territori con le nuove generazioni principali beneficiarie