ROMA – L’ultimo saluto a Vincenzo D’Amico, campione d’Italia con la Lazio nella stagione 1973/74, è arrivato quest’oggi nella chiesa Gran Madre di Dio dove si sono svolti i funerali della bandiera laziale. Tanti i volti noti presenti, a partire da Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani: “Difficile avere solo un ricordo, di Vincenzo ne hai mille e tutti con il sorriso – ha detto -. Non l’ho visto intristito, anche quando ne avrebbe avuto motivo. Quello che mi porterò nel tempo è il sorriso fuori e dentro. Una persona fantastica”. Il legame tra Abodi e D’Amico era forte: “In qualsiasi momento, anche quando non ci sentivamo per un pò, c’erano sempre sintonia, stima e l’amicizia. Aveva il sorriso nell’anima. Ha apprezzato la vita anche nei momenti di difficoltà, con un’umanità mai cambiata nel tempo”, ha concluso Abodi. Non lo conosceva bene, Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio, ma sa cosa ha rappresentato D’Amico per i colori biancocelesti: “Ho chiesto a Maurizio Manzini come fosse Vincenzo e lui mi ha detto di non averlo mai visto una volta serio. Era un uomo scherzoso, ma in campo si faceva rispettare. Aveva una classe incredibile; purtroppo per questioni d’età non ho potuto vederlo dal vivo. La sua gente è qui per lui ed è giusto rendergli omaggio nel migliore dei modi. E’ stato una bandiera, sappiamo quello che ha fatto per la Lazio e questo è quello che merita”, conclude Cataldi.
(fonte ITALPRESS)