Il grande cuore di Gian Luigi Corti ha cessato di battere questa notte. Tutto il mondo sportivo Ligure e nazionale si stringe attorno alla sua famiglia. I funerali si svolgeranno sabato 7 settembre nella chiesa di Santa Teresa di Albaro in via Guerrazzi, da dove poi il feretro proseguirà per il cimitero di Cittiglio di Varese. Il Santo Rosario sarà recitato venerdì 6 settembre alle 19 all’Hospice Gigi Ghirotti in via Montallegro 50 a Genova
In memoria di Gian Luigi Corti
(tratto da un ricordo di Roberto Scanarotti su “Stelle nello sport”)
Ogni vita ha un suo disegno che si può riconoscere soltanto se e quando ci si volta a guardare indietro, a cercare le tracce dei propri passi lungo le strade percorse. Gian Luigi aveva accettato di dare uno sguardo al suo, di disegno, scrivendo per la prima volta nel 2016 un “pezzo” autobiografico destinato al libro Alta in banda. Storie di sport e di vita dei pallavolisti genovesi del XX Secolo. E si era sorpreso nel rileggersi – proprio lui, per mestiere e vocazione abituato a raccontare gli altri – rispecchiandosi nelle sue stesse parole, semplici e molto contenute peraltro rispetto a tutto quello che in realtà avrebbe potuto raccontare. Per arrivare poi a rendersi conto che quel libro, in fondo, era la storia della sua stessa vita: nelle oltre cinquanta testimonianze pubblicate, Corti c’è sempre, ed è sempre ricordato con l’affetto e la riconoscenza che si riservano solo alle persone eccellenti, quelle che a loro volta lasciano memorabili tracce nelle vite altrui. Il disegno della sua storia ha la forma di un grande cuore. Quello di uno dei più attivi, ostinati e irriducibili dirigenti sportivi apparsi sulla scena genovese dalla fine degli anni Sessanta in poi.
(…) Diploma da ragioniere, giornalista professionista, editore, imprenditore, eclettico e geniale dirigente sportivo impegnato su più fronti associazionistici e istituzionali, Gian Luigi è stato molte persone in una. Costretto in giovane età a rinunciare allo sport attivo a causa di seri problemi di salute, l’attività sportiva Gian se l’è inventata a modo suo, iniziando a imparare come “dirigentino” al gruppo sportivo La Salle, poi diventando arbitro di pallavolo, quindi dirigente del Centro Sportivo Italiano, nel cui ambito ha mosso anche i primi passi da giornalista nella redazione del giornalino “Lo Sprint”. Prende le mosse da qui una carriera in cui la sua innata disponibilità, unita a una spiccata intelligenza e a indubbie capacità relazionali, lo porteranno a far nascere e a guidare, anima e corpo, le più importanti società della storia del volley genovese: da Italia Navigazione e Gargano in campo maschile, a Valsanson,
(…) Come se di cose non ne avesse fatte abbastanza, il G.
(…) Solo quelli che gli sono stati sinceri amici possono avere presente quell’aspetto più sentimentale, quasi schivo, in cui trovava dimora il senso della sua generosità e il significato delle giuste cause per le quali si batteva nei
Gian Luigi ci lascia oggi il ricordo affettuoso di una vita singolare che ha saputo attraversare le vite di molte altre persone (…) Qui, per salutarlo, basteranno poche e semplici parole, un po’ alla genovese: sei stato un Grande, Gian. Grazie di tutto.
Il presidente dell’USSI Luigi Ferrajolo, in comitato di presidenza, i consiglieri e tutti gli iscritti si uniscono al dolore del figlio Michele (presidente del Gruppo Ussi Liguria) e alla famiglia.

Milano-Cortina: bandiera Olimpica sbarca in Italia. Malagò: Mondo ci guarda
Adesso tocca a noi. All’indomani del toccante passaggio di testimone con i Giochi Invernali di Pechino, la bandiera Olimpica è atterrata in Italia per far