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Made in Italy in Canada: il calcio decolla

Made in Italy in Canada: il calcio decolla

Il calcio non conosce frontiere, e per Federico Turriziani, tecnico perugino di 43 anni, il sogno di lasciare il segno continua a prendere forma in Canada. Da tre anni, infatti, Turriziani ha portato il suo pallone a pochi chilometri dalle Cascate del Niagara, dove una numerosa comunità italiana ha fondato nel 1967 il Club Roma Soccer, oggi conosciuto come St. Catharines Roma Wolves. Qui, Federico ha trovato la sua seconda casa.

La sua recente impresa? Vincere otto partite consecutive, un record storico per la città di St. Catharines, 130mila abitanti nel cuore della regione del Niagara. Nessuna squadra canadese aveva mai fatto meglio nei campionati nazionali, tanto che a luglio Federico si è guadagnato il titolo di “Coach of the Month” nella League 1 Ontario, riconoscimento unico tra oltre 50 club delle tre divisioni della lega.

Questo straordinario filotto ha portato la sua squadra dal fondo della classifica fino al terzo posto, conquistando un posto nello spareggio promozione nell’ultima giornata, sotto il diluvio, in una partita che ricorda il famoso Perugia-Juventus del 2000. Un successo che fa sognare il club giallorosso, il cui stemma e colori sono ispirati alla Roma.

«Sarebbe qualcosa di incredibile», commenta il tecnico perugino, «ma preferisco restare con i piedi per terra. Ho un gruppo di giovani molto promettenti, molti dei quali giocano anche nelle università americane grazie a borse di studio. Il fatto di aver fatto la storia del club e della lega è già un traguardo straordinario».

La squadra di Turriziani milita nella League 1 Champions, una sorta di Serie B2, e lotta per la promozione nella League 1 Premier. La League 1, spiega Turriziani, è composta sia da squadre professionistiche che semi-professionistiche, e rappresenta un trampolino di lancio per molti talenti del calcio canadese, come il centrocampista dell’Inter Tajon Buchanan.

Al suo fianco, c’è Davide Massafra, direttore tecnico e amico fidato, con cui condivide il merito di questi successi. «Davide è stato determinante per il nostro percorso», aggiunge Turriziani, «gli devo molto».

Il calcio in Canada è in piena evoluzione. Dopo la partecipazione al Mondiale in Qatar, il paese ospiterà alcune partite del Mondiale 2026 e la comunità italiana spera di vedere anche gli Azzurri tra i protagonisti. «Qui il calcio sta crescendo, anche se gli sport principali restano hockey su ghiaccio, basket e baseball. Tuttavia, le famiglie vengono allo stadio, si godono l’evento, e l’atmosfera è sempre festosa, indipendentemente dal risultato», racconta Federico.

Per Turriziani, questa non è la prima avventura canadese. Nel 2015 aveva allenato l’Under 21 degli York Region Shooters e successivamente aveva contribuito, insieme a Massafra, alla creazione dell’Academy Empire United Niagara. In Italia, ha allenato la Juniores del San Sisto e ha lavorato nei settori giovanili di Cesena e Catania, con un’esperienza anche come match analyst per Gianni De Biasi nella nazionale dell’Azerbaigian.

E il futuro? «Sono sempre aperto alle sfide, e con l’esperienza che ho maturato, credo di poter fare bene ovunque. Al momento, però, sono concentrato sul presente: qui in Canada sto benissimo e voglio portare avanti questo sogno fino in fondo».

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