E’ secondo nel Mondiale ma non riesce ad avere soddisfazione dalla sua moto. Per Valentino Rossi il sesto posto a Zeltweg è quasi una manna dal cielo: ” Realisticamente, credo che le Ducati alla fine mi batteranno entrambe, perché ora sono vicine e sono più veloci. Però credo anche che su altre piste soffriremo meno. E’ chiaro che a me piacerebbe sempre lottare per il podio e quasi su tutte le piste loro tre sono stati più veloci quest’anno, quindi sarà dura. Però ci dobbiamo provare e spero che nelle prossime piste, più guidate, possiamo essere più vicini”.
La storia d’amore tra la Ducati ed il Red Bull Ring prosegue anche nel 2018, con Jorge Lorenzo che firma la sua terza vittoria stagionale al termine di un duello da cardiopalma con Marc Marquez. La gara ha rispettato i pronostici della vigilia, con le due Ducati e Marquez a dettare un ritmo insostenibile per gli inseguitori, ma è stata resa interessante dal fatto che i primi tre hanno fatto tutti scelte diverse per quanto riguarda la gomma posteriore: morbida per Lorenzo, dura per Marquez e media per Andrea Dovizioso.
Lorenzo e Marquez hanno regalato un duello veramente incandescente fino alla bandiera a scacchi, con Marc che ci provava sempre alla curva 3 e Jorge che gli ridava pan per focaccia alla curva 9, sfruttando la poderosa accelerazione della Ducati in uscita dalla curva 8.
Dopo questo tira e molla continuo, era inevitabile che la gara si decidesse solo all’ultimo giro: Marquez ancora una volta ci ha provato alla curva 3, ma Lorenzo è stato bravo a chiudergli la porta in faccia. Poi il maiorchino non gli ha lasciato più nessun varco fino alla bandiera a scacchi, permettendo alla Ducati di festeggiare la sua terza vittoria consecutiva in terra austriaca.
Per Marquez comunque questo è un secondo posto che vale quasi come una vittoria in ottica campionato, perché Valentino Rossi non è riuscito ad andare oltre il sesto posto, pur essendo autore di una bellissima rimonta dal 14esimo posto in griglia con una Yamaha alla quale mancava almeno mezzo secondo di passo. Ora però i punti da recuperare per il “Dottore” sono ben 59 e le Ducati lo hanno messo nel mirino: Lorenzo è 12 lunghezze più indietro e Dovizioso 13.
Davanti al pesarese si sono piazzati Cal Crutchlow e Danilo Petrucci, che hanno tenuto entrambi un buonissimo passo, ma decisamente non all’altezza dei primi tre.
L’umbro fa giustamente emergere il suo primato: ” Questa per me era la pista peggiore per via del mio peso, a livello di consumo sia delle gomme che della benzina. Però siamo riusciti a passare Zarco nel Mondiale e quindi sono il miglior pilota non ufficiale in classifica. Questo è il nostro obiettivo e anche se Crutchlow ci sta guadagnando qualche punto gara per gara sono contento. Il team ha fatto un gran lavoro”.

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