di Luigi Ferrajolo, presidente USSI
L’insofferenza dei politici e del potere nei confronti della stampa e dei giornalisti non è purtroppo una novità. Nemmeno in questo, per ora, si avverte quel cambiamento sbandierato da alcuni partiti. La novità è , se mai, nei toni incivili, nella violenza verbale, con cui alcuni dei massimi esponenti dei 5stelle hanno attaccato i giornalisti negli ultimi giorni. Sciacalli, pennnivendoli e puttane, sarebbero quei colleghi che fanno le pulci al Movimento o che criticano le loro scelte politiche. Alle ingiurie si aggiunge anche l’annuncio, con tono intimidatorio, di riforme nel settore dell’editoria.
Federazione della Stampa e Ordine dei giornalisti, insieme con associazioni della società civile, hanno organizzato in questi giorni forme di protesta, alle quali hanno partecipato anche i colleghi dell’USSI, del nostro sindacato dei giornalisti sportivi. Infatti non è in ballo, come si vuol far credere, la reputazione della categoria o , come preferiscono i cinquestellati, della “casta”. Nessuno chiede alla società civile di difendere i giornalisti: a questo ci pensiamo da soli. E’ purtroppo in ballo qualcosa di molto più importante: la libertà di stampa, quel diritto-dovere di informare e l’altrettanto sacrosanto diritto di essere informati. Un Paese libero come il nostro non può rimanere indifferente difronte a questo attacco becero e violento al cuore della democrazia. Per questo l’USSI è al fianco della FNSI e dell’Ordine nella difesa, senza tentennamenti, dei diritti sanciti dall’articolo 21 della nostra Costituazione. E ci aspettiamo che alla nostra protesta si unisca quella di tutta la società civile.