Con il vivace intervento di Claudio Ranieri, allenatore italiano con esperienze di massimo livello nel nostro Paese, in Spagna, in Inghilterra e in Francia (sta guidando il Monaco, al secondo posto in Ligue 1) si è aperto al Centro tecnico federale di Coverciano il settimo seminario di aggiornamento tecnico-formativo per giornalisti sportivi, organizzato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), in collaborazione con il Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio e il Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi Ussi. Gianni Rivera, presidente del Settore Tecnico FIGC, ha fatto gli onori di casa, insieme ad Antonello Valentini, direttore generale della FIGC. “Ci troviamo di fronte a un calcio sempre più maleducato – ha detto Valentini – e servono iniziative come queste per educare allo sport e alle regole. Chi vuole veramente bene a questo calcio?”. Con questa domanda è stato introdotto il dibattito, aperto da Luigi Ferrajolo, presidente nazionale USSI. “Nei momenti di crisi, come quello che stiamo attraversando in Italia e nella nostra professione, c’è la tendenza a fare un giornalismo più urlato. Come USSI cerchiamo di portare rigore e serietà nella nostra professione, questa è la nostra linea”.
Claudio Ranieri ha parlato del suo grande amore per il calcio, prima da calciatore (Roma, Catanzaro, Catania e Palermo le sue squadre del cuore) e poi da allenatore. Dal Cagliari, portato dalla C alla A, al Napoli del dopo-Maradona, alla Fiorentina di Batistuta: queste le sue prime tappe prima dell’esperienza spagnola (Valencia e Atletico Madrid), di quella inglese (quattro anni al Chelsea prima dell’arrivo di Mourinho) e del successivo bis in Spagna, sempre al Valencia. Poi il ritorno in Italia, al Parma, e il grande salto alla Juve appena tornata in serie A dopo Calciopoli. Le emozioni con la Roma (scudetto sfiorato nel 2010) e l’esperienza all’Inter prima del nuovo salto in Europa, stavolta in Francia, al Monaco appena retrocesso in seconda divisione e tornato con Ranieri nell’Olimpo del calcio transalpino.
L’allenatore romano ha parlato delle differenze calcistiche fra le quattro nazioni nelle quali ha lavorato. “L’Italia è la maestra della tattica, Sacchi ha fatto cambiare il calcio nel nostro Paese, la sua è stata una rivoluzione. In Spagna, invece, c’è la ricerca spasmodica del possesso palla e del dominio sull’avversario, la partita deve essere uno spettacolo. In Inghilterra, invece, il calcio è soprattutto senso di appartenenza, in campo conta lo spirito del guerriero. In Francia, infine, manca ancora la continuità mentale che ho trovato negli altri Paesi”.
Ranieri ha anche raccontato aneddoti divertenti sul suo rapporto con i giornalisti nei diversi campionati da lui attraversati, con arbitri, allenatori e giocatori. E a chi gli ha chiesto se non si rammarichi per il fatto di avere aperto cicli risultati vincenti con il suo successore (Valencia e Chelsea, soprattutto), Ranieri ha risposto con grande serenità. “Forse è il mio karma, ma resta per me il grande orgoglio di aver lanciato giovani come Terry e Lampard nel Chelsea, di aver valorizzato un campione come Zola nel primo campionato a Napoli senza Maradona”. E anche il soprannome “tinkerman”, l’aggiustatore, affibbiatogli dai giornalisti inglesi ai tempi del Chelsea, è considerato da Ranieri un complimento. “Ho adotatto tutti i moduli di gioco, ma penso che ogni squadra di alto livello debba sapersi adattare a diversi sistemi di gioco nel corso di una partita”.
PROGRAMMA
Lunedì 10 marzo
ore 11,00-11,15 – Apertura dei lavori con saluti di Antonello Valentini, Direttore generale Figc; di Gianni Rivera, Presidente Settore Tecnico Figc, e di Luigi Ferrajolo, Presidente Ussi
ore 11,15-13,15 – “Esperienze in Europa: modelli a confronto”, intervento di Claudio Ranieri, già allenatore di Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, ed attualmente sulla panchina del Monaco che milita nella Ligue 1 francese
ore 13,30-14,30 – Colazione di lavoro
ore 15,00-17,00 – “Arbitri e regole alla vigilia dei Mondiali”, intervento di Massimo Busacca, designatore degli arbitri Fifa
ore 17,00-17,15 – Coffee break
ore 17,30-18,30 – “Il calcio italiano è ancora competitivo?”, intervento di Arrigo Sacchi, coordinatore delle Nazionali giovanili
ore 18,30-19,30 – “Match analysis: come si legge una partita”, interventi di Marco Scarpa e Antonio Gagliardi, componenti dello Staff tecnico del Club Italia
Martedì 11 marzo
ore 10,00-11,30 – “Proposte per rinnovare il calcio italiano”, intervento di Andrea Agnelli, presidente della Juventus
ore 11,30-11,45 – Presentazione del nuovo sito internet dell’Ussi
ore 11,45-13,00– Saluto del Presidente del Coni Giovanni Malagò e intervento di chiusura del Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giancarlo Abete
Il seminario si terrà a porte chiuse; potranno parteciparvi solo gli iscritti.