Con il Cordoglio dell’Unione Stampa Sportiva Italiana.
Quella di oggi è una giornata tristissima per la FIGC. E’ una di quelle pagine che non avremmo mai voluto scrivere. Ci ha lasciato un grande amico, un amico di tutti, una di quelle persone che ti restano dentro per sempre. Giornalista professionista, medico mancato a due esami dalla laurea, Stefano Balducci aveva compiuto 67 anni a febbraio. In Federazione, all’ufficio stampa, era arrivato nel 1991, dopo essere stato al CONI e dopo avere ricoperto il ruolo di capo ufficio stampa della Federtennis; da allora è sempre stato al fianco di Antonello Valentini, del quale è stato un fedele vice e con il quale ha condiviso anni di gloria, ma anche tanti momenti difficili, prima di occuparsi come responsabile dell’ufficio diritti Tv della FIGC e responsabile organizzativo di tante spedizioni a Europei e Mondiali.
“In un giorno così triste – queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina – voglio ricordare Stefano con la passione e la disponibilità che, nei tanti anni vissuti in Federazione, ha sempre mostrato nel crescere i giovani con cui collaborava. Un’intera generazione di colleghi deve a lui l’insegnamento più importante: l’amore e l’entusiasmo verso la maglia azzurra e la FIGC. Lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno apprezzato per le sue doti professionali, ma soprattutto per la sua straordinaria umanità”.
Stefano aveva la stoffa del leader, ma era uno di noi. E’ stato un capo speciale, il suo ruolo non lo ha mai fatto pesare. E’ stato un maestro, un punto di riferimento soprattutto per i giovani perché con loro ci sapeva fare, li capiva, li aiutava. Sempre disponibile con tutti, molti di noi sono diventati quello che sono oggi grazie a lui, ai suoi insegnamenti, al suo esempio.
Amava il suo lavoro, amava la Federazione, che ha lasciato qualche anno fa per inseguire un altro sogno, quello dell’insegnamento all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e all’Università degli Studi di Perugia come docente esperto dell’informazione. Per dedicarsi al golf, la sua grande passione, e per trascorrere più tempo, dopo anni di trasferte in giro per il mondo, accanto alla moglie Mariella e ai figli Lorenzo e Davide.
Le esequie si svolgeranno giovedì mattina alle ore 10 a Roma nella Chiesa di San Cleto in via Bernardo Bernardini 70.
La sua morte improvvisa ha colpito tutti, peggio di un fulmine. Ieri sera molti colleghi lo hanno visto varcare la porta di “Casa Azzurri”, quella che per anni è stata anche la sua casa, quella dove con noi ha festeggiato tante vittorie e dove ha condiviso anche i momenti meno positivi. Da tutti è stato accolto con calore, come uno di noi perché Stefano questo era e questo sarà per sempre.
FONTE: FIGC