di Chiara Aruffo
ANTERSELVA – Partiamo dalla fine: Dorothea Wierer trionfa sulle nevi di casa, vincendo una storica medaglia d’oro nella gara ad inseguimento. L’atleta altoatesina si conferma campionessa iridata dopo la medaglia d’oro dello scorso anno nella Mass Start.
C’è un bel sole ad Anterselva, niente vento e migliaia di spettatori affollano le tribune della Süd Tirol Arena: ci sono tutte le premesse per una gara da ricordare. Parte prima la norvegese Marte Roiseland, dopo 38 secondi partono le due italiane Vittozzi e Wierer. L’atleta di casa Wierer parte all’attacco sin dai primi metri, e si presenta al primo poligono a terra avendo già recuperato due posizioni. La concentrazione è quella giusta, la Wierer copre tutti i bersagli ed esce terza appaiata insieme alla Roiseland (un errore) a soli 12 secondi dalla prima posizione.
Anche il secondo poligono a terra e il primo poligono in piedi sorridono all’atleta altoatesina, che non commette nessun errore e rimane attaccata alla norvegese Roiseland. Dalle retrovie intanto fa paura la tedesca Denise Hermann, migliore fondista del circuito, che riesce costantemente a guadagnare sugli sci quello che perde con i colpi sbagliati al poligono.
L’ultimo poligono in piedi è al cardiopalma: entrano insieme al poligono Wierer e Roiseland, ma Wierer apre male, accompagnata da un sussulto delle tribune. Roiseland prende il primo, ma sveglia poi sul secondo e sul terzo. Dorothea copre tutti gli altri bersagli e scappa via verso il giro di penalità. Ma non è ancora detta l’ultima parola: c’è Denise Hermann al poligono e uno zero significherebbe medaglia d’oro per la tedesca. Fiato sospeso per tutti, la tedesca ne prende quattro di fila e sbaglia sull’ultimo: Dorothea a questo punto è imprendibile e vola verso la medaglia d’oro. La Hermann comunque non demorde e va a recuperare la norvegese Roiseland: alla fine saranno Hermann d’argento e Roiseland di bronzo.
JACQUELIN VINCE SUL FILO DI LANA
Tra i maschi, vittoria quasi a sorpresa del francese Jacquelin. Il russo Loginov, partito primo, regge fino all’ultimo poligono dove un errore lo relega al terzo finale. Dietro di lui, per tutta la gara è stata battaglia senza esclusione di colpi tra Norvegia e Francia. Alla fine, ha la meglio Jacquelin che con 20/20 al poligono esce appaiato all’ultimo giro insieme a Johannes Bo. Al fortissimo norvegese manca però un po’ di lucidità nel finale, e Jacquelin fa la gara della vita precedendolo di pochissimi metri al traguardo. Quarto Martin Fourcade e chiude la top 5 il tedesco Peiffer.
Gara quasi da dimenticare per gli italiani. Lukas Hofer ai nostri microfoni ha dichiarato: “Peccato per l’ultimo poligono, dove ho fatto 3 errori, sono arrivato con le gambe che tremavano e non sono riuscito a mantenere una posizione stabile. Non è stato un problema di tensione, peccato perché il resto della gara è andata da Dio: avevo recuperato 11 posizioni. Domani riposo, martedì si preparerà la gara individuale di mercoledì”.
Anche Dominik Windisch, beniamino di casa, non è contento della sua prestazione: “Purtroppo ultimamente non ho un buon feeling col poligono, non riesco a sparare bene. Certo la gara era già compromessa dalla posizione di partenza (era partito in 48 posizione). Adesso voglio riposarmi, così da potermi preparare bene al tiro per la gara di mercoledì.”
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Adesso tocca a noi. All’indomani del toccante passaggio di testimone con i Giochi Invernali di Pechino, la bandiera Olimpica è atterrata in Italia per far