da: fnsi.it Nella foto: il sottosegretario all’editoria Vito Crimi (Foto: @vitocrimi)
«Il tema della dignità del lavoro nel settore giornalistico non è stato affrontato in alcun modo dal precedente governo, che pure ha promosso una serie di misure per la tenuta del comparto – spiega Raffaele Lorusso –. Riteniamo che si debba ripartire da qui, dalla condizione di migliaia di giornalisti costretti a lavorare senza contratto, quindi senza diritti, senza tutele, senza garanzie e con retribuzioni assolutamente inadeguate. Abbiamo chiesto al sottosegretario Crimi, che va ringraziato per la disponibilità all’ascolto e al confronto, di promuovere iniziative che impediscano l’abuso di forme di inquadramento atipico, a cominciare dai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, che servono soltanto a nascondere rapporti di lavoro subordinato e, quindi, a sfruttare il lavoro. Sarebbe auspicabile un’iniziativa analoga a quella intrapresa dal ministro del Lavoro per regolamentare il lavoro dei rider, perché i rider della professione giornalistica si chiamano soprattutto co.co.co. Il sindacato dei giornalisti è disponibile al confronto su tutte le questioni che riguardano il settore, non escluso il sostegno pubblico al pluralismo dell’informazione secondo criteri di rigore e trasparenza».
Il sottosegretario Crimi ha ribadito la volontà del governo di approfondire tutti i temi e di valorizzare l’informazione, della quale riconosce il ruolo essenziale per la democrazia e per la crescita dell’opinione pubblica.