Debutta a Firenze il progetto sull’integrazione della Figc “Razzisti? Una brutta razza(…e non li vogliamo allo stadio!)” fortemente voluto dal presidente federale Carlo Tavecchio e ideato dalla Commissione per l’integrazione e la lotta al razzismo presieduta da Fiona May (a sinistra nela foto). L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa e domani, sabato 21 febbraio, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio terrà a battesimo il primo di 20 spettacoli, uno per ogni regione, diretti da Antonello Piroso nei quali si affronterà il tema del razzismo con un linguaggio moderno insieme ai giovani calciatori dei settori giovanili. Grazie al coinvolgimento di ospiti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo si parlerà di accettazione e sport in maniera innovativa con l’obiettivo di seminare cultura tra i ragazzi, sportivi e tifosi di oggi e di domani.
Solo per i ragazzi – successivamente gli stessi giovani saranno coinvolti in un vero e proprio spettacolo.
Nell’evento fiorentino (orario d’inizio fissato per le 10), che sarà trasmesso in live streaming su Gazzetta.it, sono previsti ospiti d’eccezione con personalità del mondo dello sport, dell’informazione e dello spettacolo come Clarence Seedorf, ambasciatore Uefa contro il razzismo, Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, Andrea Di Caro, vice direttore della Gazzetta dello Sport, Khouma el Babacar, calciatore della Fiorentina, l’attore Marco D’Amore, il comico Giobbe Covatta, il cantante Frankie Hi-Nrg e la stessa Fiona May, coordinatrice del progetto.: “In questi ultimi anni in Italia e in Europa è riaffiorato il tema negativo del razzismo – ha sottolineato la May – e noi, nel nostro piccolo, specialmente qui in Italia, vorremmo essere da esempio su questo fronte per tutto il resto d’Europa”.
Le prossime tappe del progetto “Razzisti? Una brutta razza” , già definite, sono: Piemonte a marzo, Calabria ad aprile, Puglia a maggio ed Emilia-Romagna a giugno.
Morto Franco Chimenti, presidente della Federgolf
Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, è morto. Il professore se ne è andato all’improvviso, lasciando un vuoto terribile nel giardino fiorito dello sport