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La rivoluzione culturale di Sacchi

La rivoluzione culturale di Sacchi

“In Italia si è sempre pensato, sbagliando, che il calcio sia un gioco di difesa ed essenzialmente individuale”. Arrigo Sacchi, coordinatore delle Nazionali giovanili, ha iniziato così il suo appassionato intervento al seminario FIGC-USSI dal titolo “Il calcio e chi lo racconta”, organizzato al Centro tecnico di Coverciano. L’ex Ct dell’Italia ed ex allenatore del grande Milan che trionfò in Italia e in Europa alla fine degli anni ’80 e a inizio degli anni ’90 è intervenuto sul tema “Il calcio italiano è ancora competitivo?” e ha dipinto un quadro fosco della situazione del nostro Paese. “In questo sport la cosa più importante non è il fisico né la tecnica. Serve soprattutto intelligenza, animata da passione e amore, e ricordare che il calcio è uno sport di squadra. Dobbiamo pianificare e non navigare a vista, altrimenti in questa situazione chi ci rimette sono i giovani. Abbiamo le squadre più vecchie d’Europa e un’unica certezza: bilanci devastati. Il mio Milan aveva un grande sogno: diventare i più forti del mondo e far divertire la gente. A distanza di vent’anni ha ricevuto il riconoscimento di squadra di club più forte di tutti i tempi”.

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Intervista di Gianfranco Coppola al Ministro per lo Sport e i Giovani

L’importanza del racconto dello sport, il ruolo strategico dell’informazione sportiva, elementi qualificanti di quello che si vuole considerare un impegno anche culturale, con l’annunciato e graditissimo ritorno dei Giochi della Gioventù dalla prossima… stagione scolastica.

Collaborazione è la parola d’ordine di Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, che nella sede del Dicastero a Roma ha ricevuto Gianfranco Coppola, presidente nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana.

Tanti i temi trattati: dalla necessità di una nuova scrittura delle norme che regolano l’operatività dello sport professionistico, alle grandi manifestazioni alle porte come le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, ma anche i Giochi del Mediterraneo 2026, fino alla candidatura per gli Europei di calcio del 2032.