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Obiettivo 2023: ritorno al lavoro senza paletti 

Obiettivo 2023: ritorno al lavoro senza paletti 

Il Comitato di Presidenza, Il Consiglio Nazionale dell’USSI e la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Regionali nel corso delle contestuali riunioni svoltesi a Roma in occasione dei premi Coni-Ussi  hanno esaminato le condizioni di lavoro nel calcio e negli sport vari o anche detti olimpici.
Confermate le intese progressivamente limate anche per gli effetti pandemici prima e post successivamente con Lega B Lega Pro e LND e anche con le federazioni col maggior problema di richieste di accredito (basket, pallavolo) le criticità – ancorché il dialogo sia stato riavviato nel solco di una tradizione solida impostata su reciproco rispetto dei ruoli – permangono con Lega serie A nel calcio e con la Federtennis negli altri sport ma in quest’ultimo caso c’è da dire che i paletti “insormontabili” sono dettati dalle disposizioni dell’ATP anche se chi ospita non è un semplice “affittacampi”.

Nel dettaglio Ussi ha sottolineato a Lega A – orecchio attento e interlocutore corretto pur dovendo sincronizzare i pareri dei club – l’inadeguatezza dei tempi per chiedere ai colleghi fotografi di mettersi in regola come inizialmente disposto da Media Operations Lega serie A su parere dell’ufficio legale e dell’Ordine dei Giornalisti. Precisamente, iscrizione a Inpgi2 non obbligatoria e scadenza dei termini per i crediti formativi al 31  dicembre sono stati poi rispettati come suggerito. 

 Ussi come gruppo di specializzazione della FNSI, dunque attento alle regole per consentire le migliori condizioni di lavoro nel rispetto del più basilare diritto di cronaca, confermata la competenza per accertare lo status di fotografo sportivo degli istanti alla piattaforma fotografi e in collaborazione con Lega e OdG membro giudicante su atteggiamenti in contrasto col regolamento (tipo tempi di pubblicazione sui social)  ha chiesto – d’intesa con Ordine dei Giornalisti competente in materia – che per poter interloquire anche sugli atteggiamenti deontologici degli Uffici Stampa delle Società sia reso noto almeno un nominativo appartenente a Media Operations dei club ma aldilà di rassicurazioni verbali nulla è accaduto. 
 
 Siccome non sono ahinoi rari gli episodi segnalati di conferenze stampa non lineari per brusche interruzioni o valutazioni unilaterali sulle domande, Ussi chiederà all’Ordine dei Giornalisti di reiterare a Lega Serie A la richiesta di un iscritto all’albo negli uffici comunicazione dei club pur comprendendo che la commistione stampa-marketing negli organigrammi delle aziende calcio a livello privato sia prevalente ma di fronte alla denominazione Media o Stampa è impensabile che di questi team di lavoro non faccia parte alcun giornalista iscritto all’Albo Nazionale. Infine abbiamo chiesto, come indicatoci da Lega Serie A, alla FIGC di aggiornare il protocollo e in occasione di un incontro a Roma coi responsabili Ufficio Stampa federale ci è stata inoltrata disposizione Uefa che ripristina senza se e senza ma la pienezza delle conferenze stampa post evento e la mixed zone che ancora non viene attuata a fronte di cifre sborsate da emittenti per diritti che oggi, alla luce di ogni restrizione per Covid se non raccomandazioni al buon senso, è un diritto negato e peraltro pagato con bandi ufficiali. Un divieto che non ha più senso. L’auspicio per il 2023 e’ il pieno ritorno al lavoro e ad un confronto / rapporto corretto che si traduca in conferenze stampa non soggette a diktat e al raggiungimento degli obiettivi prima elencati. Ovviamente col rigoroso rispetto delle regole su ambedue i fronti.

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