E’ arrivato in serie A solo a 55 anni e si definisce non un allenatore, ma un appassionato di calcio. “Mi diverto a lavorare anche 13 ore al giorno, ma faccio fatica a chiamarla professione”, è stata la confessione con la quale Maurizio Sarri, tecnico dell’Empoli rivelazione in serie A, ha aperto la sua “Lezione tecnica” al seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi.
Non un vero e proprio intervento, ma una serie di riflessioni acute che hanno permesso di conoscere un allenatore emergente, con alle spalle una lunga gavetta nelle categorie dilettantistiche iniziata nel lontano 1991. Non sono mancate anche alcune critiche ai giornalisti, soprattutto sull’eccessivo spazio concesso alle trattative di mercato. “Si parla al 90% di mercato, la vedo come una negazione della cultura del lavoro”, ha detto Sarri, che ha spiegato i metodi di allenamento del suo Empoli.
“Siamo l’unica squadra di serie A che svolge allenamenti aperti al pubblico, ai miei giocatori faccio vedere i filmati delle fasi difensive e offensive dei nostri prossimi avversari e poi andiamo subito in campo a fare sedute mirate”. Sarri ha spiegato che è riduttivo parlare oggi di allenatore. “Oggi c’è bisogno di uno staff, a Empoli siamo 4 allenatori, 2 preparatori e 1 preparatore dei portieri”.
Sollecitato dalle domande dei partecipanti l seminario, di Luigi Ferrajolo e di Gianni Rivera, presidente del Settore tecnico della Figc, Sarri ha indicato alcuni passaggi fondamentali per rilanciare il calcio italiano. “Le idee vengono fuori più facilmente dove ci sono risorse ridotte, la crisi economica può diventare un’opportunità in questo senso. Bisogna tornare a curare la tecnica individuale dei calciatori e ritrovare identità e spirito di appartenenza. Nel mio Empoli, su 25 giocatori ben 13 provengono dal settore giovanile”.
In occasione della cerimonia dei Premi CONI-USSI, il Consiglio Nazionale ha approvato il bilancio preventivo 2025
Le cerimonia dei Premi CONI-USSI e il Consiglio Nazionale USSI si sono svolti oggi a Roma, contestualmente, al Palazzo H, sede dello sport italiano. Oltre all’attesa premiazione arrivata alla 58esima edizione, ospitata come da tradizione nel Salone d’Onore del CONI, si è svolta anche la riunione del Consiglio Nazionale USSI presso la Sala dei Presidenti, nel corso della quale è stato approvato il Bilancio Previsionale 2025 e sono stati affrontati diversi altri punti all’ordine del giorno. I consiglieri e i Presidenti dei Gruppi presenti hanno sospeso la riunione per partecipare alla cerimonia, per poi riprendere i lavori del Consiglio.