L’Universiade apre in anteprima le porte all’USSI
A Napoli visita agli impianti che tra un mese ospiteranno la rassegna studentesca mondiale più importante
ROMA, 6 giugno 2019 – Ospite del Gruppo campani dei giornalisti sportivi Ussi e del Comitato organizzatore della 30a edizione delle Universiadi estive, il Consiglio nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana ha tenuto a Napoli la riunione del suo Consiglio direttivo. Nell’occasione ha preso visione degli impianti sportivi che dal 3 al 14 luglio accoglieranno le gare di oltre 8 mila atleti e ospiteranno circa 500 giornalisti complimentandosi con gli organizzatori perché lo stato delle opere è in linea con i tempi programmati.
Accompagnati dai responsabili tecnici e organizzativi dei lavori, i consiglieri nazionali dell’Ussi e numerosi giornalisti locali hanno visitato lo stadio San Paolo, la mitica Piscina Scandone, il PalaBarbuto, il campo da rugby allestito all’interno dell’ex base Nato di Bagnoli e la piscina dei tuffi alla Mostra d’Oltremare dove i cantieri sono aperti 24 ore su 24 con tre turni ininterrotti di lavoro.
STADIO SAN PAOLO – Già pronte le otto corsie della pista di atletica leggera. Maurizio Marino, delegato della Federatletica per le Universiadi di Napoli, ha spiegato: “Questa è una fast track, una pista performante. Adesso Napoli ha la migliore pista di atletica d’Italia. E’ stata realizzata da un’azienda italiana specializzata come la Mondo, è la stessa usata per le Olimpiadi di Rio 2016 e costituisce un presupposto per i grandi record dell’atletica”.
Già completata la rinnovata e più ampia tribuna stampa, già cominciata l’installazione dei nuovi seggiolini per il pubblico. Una curiosità: questi seggiolini sono di quattro colori: azzurro, bianco, grigio e giallo perché l’alternanza di colori crea un effetto ottico che fa sembrare, in tivù, lo stadio meno vuoto di quanto non possa essere in realtà. In avanzata fase di lavorazione anche i due maxi-schermi collocati, a fianco delle curve, uno di fronte all’altro e posizionati in modo che siano visibili da tutti gli spettatori.
PISCINA SCANDONE – L’innovazione tecnologia più importante è l’impianto di aerazione. L’aria viene spinta lungo manicotti molto grandi e forati. L’aria esce per osmosi dai fori e tiene l’interno della piscina a temperatura costante. L’impianto è stato rifatto quasi tutto, a cominciare dagli spogliatoi ed è pronto a ospitare 900 atleti provenienti da 83 paesi. Si sta completando anche una piscina esterna – anche questa della misura olimpica di 50 metri – da utilizzare per gli allenamenti e coperta con una struttura in legno lamellare come quella esistente allo stadio di atletica Luigi Ridolfi di Firenze.
PALABARBUTO – E’ l’impianto in cui i lavori sono più avanti. Il parquet è già stato completato, tirato a lucido e disegnato. Anche gli spalti sono a posto, manca soltanto da posizionare i canestri e poi procedere alla verifica del cronometro.
EX BASE NATO – Crea suggestione entrare a Bagnoli in una zona che fino al 2013 era occupata dagli americani e che adesso è tornata nella disponibilità della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’infanzia. La struttura è ancora circondata dai cavalli di frisia (filo spinato sopra agli alti muri di cinta) perché partivano proprio da queste palazzine gli ordini per bombardare Belgrado e l’ex Jugoslavia vent’anni fa, nel 1999. L’ex Base Nato è un’area grandissima: 400.000 metri cubi di edifici e 220.000 metri quadrati non tutti, adesso, utilizzati. Qui è stato creato un vero e proprio Villaggio del Rugby gestito dall’Old Napoli Rugby Club e dall’Amatori Napoli Rugby: ci sono gli uffici della società, un accogliente bar e, grazie anche all’Universiade, adesso sono state rinnovate le tribune e anche il campo da gioco è stato rifatto con materiale sintetico di ultima generazione. Qui 8 Nazionali maschili e 8 Nazionali femminile si contenderanno i titoli del rugby a 7.
MOSTRA D’OLTREMARE – Qui verranno disputate le gare dei tuffi e anche qui i lavori sono quasi terminati. Rinnovati completamente docce, spogliatoi e anche la palestra per gli allenamenti “a secco” degli atleti mentre è impegnata la piscina. Come per la Scandone, occorreranno circa 3500 litri d’acqua (e 4-5 giorni) per riempire la piscina.
Per concludere: molto è stato fatto, molto altro resta da fare ma con la certezza che il prossimo 3 luglio, per la cerimonia d’apertura, sarà tutto pronto.
nell’auditorium della Mostra d’Oltremare, giornalisti a confronto
Terminata la visita agli impianti, l’Auditorium della Mostra d’Oltremare ha ospitato il seminario, con crediti formativi per giornalisti, su “Come si racconta lo sport: il linguaggio giornalistico specifico tra diritti e doveri e, in particolare, riflettori sul giornalismo sportivo inteso come specializzazione”, organizzato da ForMedia, Istituto per la formazione al giornalismo e alla comunicazione multimediale con sede a Potenza. Ne hanno parlato il presidente USSI Luigi Ferrajolo; il presidente dell’USSI Campania Mario Zaccaria, i colleghi Lorena Sivo, Claudio Silvestri, Ciccio Marolda e Pier Paolo Petino; l’ingegner Flavio De Martino; gli sportivi Sandro Cuomo e Roberto Outeiriño, e il dottor Pino Noschese. Il dibattito è stato condotto dall’esperto Gianfranco Coppola, vicepresidente USSI e giornalista Rai.
Questa una sintesi dei loro interventi.
Luigi Ferrajolo: “Una volta potevi raccontare dell’allenatore del Verona Osvaldo Bagnoli che rompeva un vetro nello spogliatoio perché eri lì dentro, oggi no. Dobbiamo tornare a raccontare lo sport dal vivo e difendere il sacrosanto diritto della libertà di stampa”.
Flavio De Martino, dirigente dell’area tecnica dell’Agenzia Regionale per le Universiadi 2019: “Abbiamo censito 65 impianti da rinnovare: sono rimasto meravigliato e sorpreso dalle aziende che hanno capito la situazione e si sono attivate subito e per l’inaugurazione sarà tutto pronto. La piscina dei tuffi è l’unica di tutto il Sud”.
Roberto Outeiriño, direttore sport and operations delle medesime Universiadi: “Stiamo facendo tutto all’ultimo momento ma siamo pronti affinché tutto sia pronto. Qui non si gareggia per soldi ma per una medaglia e una mascotte”.
Mario Zaccaria, presidente USSI Campania: “A ragazzi che si avvicinano alla professione di giornalista raccomando sei requisiti: dignità, emozione, fantasia, curiosità, mai arrendersi di fronte alle difficoltà, e divertirsi sempre”.
Sandro Cuomo, campione olimpico nel 1996 ad Atlanta e attuale commissario tecnico della nazionale azzurra di spada: “L’Universiade è la manifestazione sportiva più importate dopo l’Olimpiade ed è bene che abbiano abbassato l’età di partecipazione da 28 a 25 anni. Per noi degli sport minori la comunicazione è importante perché è la comunicazione che fa muovere attorno all’atleta una bella macchina economica. Con l’Universiade, Napoli ha un’opportunità straordinaria”.
Giuseppe (Pino) Noschese, affermato chirurgo amico di Maradona: “Senza violare il principio della riservatezza, posso confermare che Diego avesse prestazioni eccezionali anche con pochi allenamenti”. Il dottore ha raccontato aneddoti interessanti sul Pibe (“Per tenere a bada il suo peso gli facevamo fare la sauna alle Terme di Agnano alle sei del mattino ma non vi dico la fatica per farlo svegliare a quell’ora”) e ha fatto ascoltare un simpatico saluto da Buenos Aires di Fernando Signorini, preparatore atletico e amico di Diego Armando.
Ciccio Marolda, decano dei giornalisti partenopei: “Lo sport è emozione ma non sopporto il giornalista tifoso. Il giornalista tifoso deve autosospendersi: se ci azzanniamo tra noi è finita”.
Lorena Sivo, ufficio stampa Ippodromo di Agnano: “Oggi l’ufficio stampa è depotenziato, si trova a confrontarsi con persone che nulla hanno a che fare con la comunicazione e spesso il giornalista dell’ufficio stampa viene utilizzato per altri ruoli, perché gli imprenditori lo ritengono superfluo. Colpa nostra che non abbiamo difeso il nostro settore. Chi fa ufficio stampa trova spazio sui media soltanto grazie ai colleghi appassionati di sport”.
Pier Paolo Petino, segretario dell’USSI Campania: “Ritengo che il passaggio dalla carta stampata alla telecamera non sia una diminutio bensì una evoluzione. Oggi i politici comunicano senza filtri; io sono convinto che noi giornalisti siamo un patrimonio. In questo ambito l’Universiade ha un patrimonio di umanità e mi auguro che possa essere una palestra anche per tutti i giornalisti”.
Claudio Silvestri: “Il nostro percorso di giornalisti è stato un percorso di formazione e sacrificio. Senza sacrificio non si diventa giornalisti, questo è un mestiere che si impara come in bottega”.