di Alberto Bortolotti, consigliere USSI
Quattro gare di Formula 1, quattro circuiti diversi e un unico responso: sempre doppietta Mercedes, due volte, come a Baku, con Bottas davanti, in testa anche al Mondiale, e due volte con Hamilton a trionfare. Vettel terzo in Azeirbagian, davanti a Verstappen e Leclerc, partito ottavo. In classifica il tedesco ha già accumulato 35 punti di distacco dal finlandese e 34 dall’inglese. Le analisi di Leclerc e sua non sono identiche. Parla il francese: “Il primo stint è stato molto buono, mentre nel secondo dopo un paio di giri ho chiesto se ci fosse stata la possibilità di riprendere il gruppo di testa ma mi è stato risposto di no e quindi ho pensato a preservare al massimo le gomme per prendere i punti del giro veloce”.
Leclerc è stato l’unico tra i piloti di vertice ad effettuare due soste, e questa strategia è stata adottata quando è stato chiaro che la rimonta su Verstappen sarebbe stata impossibile. Una volta effettuato il secondo pit, Charles è riuscito a guadagnare il punto extra sottraendo il giro veloce a Bottas.
“ Non ho puntato al passo gara ma ho cercato solamente di prendere il giro veloce visto che dal muretto mi avevano comunicato di non avere modo di recuperare posizioni. La cosa positiva di oggi è il passo gara. Ieri, escludendo il mio errore, il passo era davvero buono. La pole era alla nostra portata. La Mercedes è stata molto forte in gara, noi dobbiamo ancora lavorare ma la situazione non è così catastrofica”. Vettel è molto più pungente e specifico: “La nostra macchina è forte, ma dopo quattro gare per noi è molto difficile trovare la giusta finestra di funzionamento delle gomme. Non capiamo il perché e non è facile. Penso che anche in Mercedes non sappiano come facciano a trovare la giusta finestra di temperatura per far lavorare correttamente gli pneumatici. Noi ancora non riusciamo a comprenderlo. Comunque Il mio primo stint è stato pessimo. Ho faticato tantissimo a far funzionare le gomme all’inizio perché erano troppo fredde, poi le ho danneggiate e le ho surriscaldate. E’ stato uno stint discontinuo e non mi sono mai trovato completamente a mio agio con la vettura, ma questa è una problematica che si presenta spesso su questo circuito. Nota positiva, con le gomme medie mi aspettavo le stesse difficoltà, ma sono stato sorpreso. Non ho avuto problemi nel portarle in temperatura e sono durate sino alla fine. Ho avuto più fiducia ed ho avuto un buon passo per mettere pressione alle Mercedes”.
Quattro gare di Formula 1, quattro circuiti diversi e un unico responso: sempre doppietta Mercedes, due volte, come a Baku, con Bottas davanti, in testa anche al Mondiale, e due volte con Hamilton a trionfare. Vettel terzo in Azeirbagian, davanti a Verstappen e Leclerc, partito ottavo. In classifica il tedesco ha già accumulato 35 punti di distacco dal finlandese e 34 dall’inglese. Le analisi di Leclerc e sua non sono identiche. Parla il francese: “Il primo stint è stato molto buono, mentre nel secondo dopo un paio di giri ho chiesto se ci fosse stata la possibilità di riprendere il gruppo di testa ma mi è stato risposto di no e quindi ho pensato a preservare al massimo le gomme per prendere i punti del giro veloce”.
Leclerc è stato l’unico tra i piloti di vertice ad effettuare due soste, e questa strategia è stata adottata quando è stato chiaro che la rimonta su Verstappen sarebbe stata impossibile. Una volta effettuato il secondo pit, Charles è riuscito a guadagnare il punto extra sottraendo il giro veloce a Bottas.
“ Non ho puntato al passo gara ma ho cercato solamente di prendere il giro veloce visto che dal muretto mi avevano comunicato di non avere modo di recuperare posizioni. La cosa positiva di oggi è il passo gara. Ieri, escludendo il mio errore, il passo era davvero buono. La pole era alla nostra portata. La Mercedes è stata molto forte in gara, noi dobbiamo ancora lavorare ma la situazione non è così catastrofica”. Vettel è molto più pungente e specifico: “La nostra macchina è forte, ma dopo quattro gare per noi è molto difficile trovare la giusta finestra di funzionamento delle gomme. Non capiamo il perché e non è facile. Penso che anche in Mercedes non sappiano come facciano a trovare la giusta finestra di temperatura per far lavorare correttamente gli pneumatici. Noi ancora non riusciamo a comprenderlo. Comunque Il mio primo stint è stato pessimo. Ho faticato tantissimo a far funzionare le gomme all’inizio perché erano troppo fredde, poi le ho danneggiate e le ho surriscaldate. E’ stato uno stint discontinuo e non mi sono mai trovato completamente a mio agio con la vettura, ma questa è una problematica che si presenta spesso su questo circuito. Nota positiva, con le gomme medie mi aspettavo le stesse difficoltà, ma sono stato sorpreso. Non ho avuto problemi nel portarle in temperatura e sono durate sino alla fine. Ho avuto più fiducia ed ho avuto un buon passo per mettere pressione alle Mercedes”.