Coverciano 4 dicembre 2018 – E’ iniziata oggi al Cento tecnico di Coverciano l’edizione numero 11 del seminario “Il calcio e chi lo racconta” organizzato dalla FIGC e Ussi con il patrocinio del Consiglio nazione dell’Ordine dei giornalisti e il supporto tecnico-organizzativo del Gruppo toscano giornalisti sportivi (Ussi Toscana). Ad aprire i lavori il vicepresidente vicario dell’Ussi Riccardo Signori (assente per indisposizione il presidente Luigi Ferrajolo) che ha sottolineato l’importanza di questo seminario in un momento così particolare che sta attraversando la categoria dei giornalisti. A porgere il saluto della FIGC dopo l’introduzione di Paolo Corbi, responsabile dell’ufficio stampa della Federazione, è stato il presidente della federazione Gabriele Gavina. “Sono particolarmente soddisfatto della riuscita in termini di numeri e di contenuti di questo seminario – ha messo in evidenza il massimo responsabile della FIGC – e conferma il rapporto di stretta collaborazione che esiste fra FIGC e USSI e rappresenta una solida base per un proficuo confronto tra due realtà così importanti per il mondo dello sport”.
Tra passato e futuro, il presidente Gravina ha tracciato delle linee ben precise di intervento in vari settori: “Il mio calcio, la mia Federazione sono concentrati sui giovani per una formazione completa dentro e fuori dal campo: sugli impianti da modernizzare, sulla sostenibilità economica-finanziaria del sistema, su tempi e regole certe da rispettare. Per questo i primi provvedimenti li abbiamo presi rinnovando il codice dei controlli e il sistema delle Licenze nazionali. E lo abbiamo fatto anticipando il processo per l’iscrizione ai campionati, eliminando integrazioni di documentazione e aumentando gli indicatori di liquidità e di patrimonializzazione”. Linee guida che andranno a regime a partire dal prossimo Consiglio Federale in programma il 18 dicembre: “Con l’approvazione da parte dei consiglieri, tutto questo diventerà norma – ha sottolineato Gravina – con sei mesi di anticipo rispetto all’inizio della nuova stagione e ciò accadrà per la prima volta nella nostra storia. Vogliamo certezze e stiamo lavorando in questa direzione”.
“Il nostro calcio – ha concluso il presidente federale – deve scoprire il senso di community, dobbiamo riscoprire il valore di tanti protagonisti del nostro mondo che a volte non hanno tanta visibilità, ma possono dare un valore aggiunto. La nuova governance deve lavorare alle riforme e ad una rivoluzione del nostro calcio. In 50 giorni abbiamo dato dei messaggi importanti, messaggi che stiamo evitando di enfatizzare. Oggi il dialogo comincia ad affiorare in tutte le componenti. Dobbiamo uscire dal periodo di depressione passata con una nuova speranza, la nostra attività deve tracciare un orizzonte con una rivoluzione che significa una collaborazione fra le componenti e un dialogo costante fra esse”.
Al presidente Gravina l’Ussi ha consegnato una targa di augurio per un lavoro che si presenta impegnativo e difficile.